Eliseo Cobel, figlio di fu Sebastiano e Teodolinda Morbioli, nasce a Verona il 28 febbraio 1927. Era studente del Ferraris nell'anno scolastico 1942/43 quando rimase orfano di padre. Come spesso accadeva nelle famiglie povere fu costretto a lasciare la scuola per contribuire con il lavoro come apprendista al bilancio familiare. Per questo motivo non eravamo inzialmente riusciti a trovare notizie di lui negli archivi del Ferraris.
Insieme a Ennio Trivellin e Francesco Chesta entra nel Battaglione Montanari. Come tutto il gruppo viene arrestato a Verona il 2 ottobre 1944. Detenuto a Verona, viene poi trasferito nel Campo di concentramento e transito di Bolzano (Polizei – und Durchgangslager Bozen). Su disposizione del BDS di Verona (Befehlshaber der Sicherheitspolizei und des Sicherheitsdienstes – Comandante della Polizia di Sicurezza e Servizi di Sicurezza), viene deportato nel Campo di concentramento di Mauthausen il 20 novembre 1944 (insieme ai suoi compagni di scuola è caricato sui carri del trasporto n° 104). All’arrivo, il 21 novembre 1944, gli viene assegnato il numero di matricola 110235 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Il 13 dicembre 1944 viene trasferito a Gusen (campo satellite di Mauthausen).
A causa di un doloroso ascesso al braccio chiede di essere ricoverato nell'infermeria del lager, nonostante Ennio, che era ancora insieme a lui, lo avesse implorato di resistere nella consapevolezza che dal revier di Gusen non sarebbe uscito vivo. Viene assassinato, insieme ad altri novecento deportati, nella notte del 22 aprile 1945 e viene sepolto nella stessa località in fossa comune. Nello stesso giorno Ennio compiva 17 anni, e da allora rifiutò di festeggiare il suo compleanno in memoria della morte dell'amico.
La scheda di registrazione nel lager di Mauthausen (archivi di Arolsen)