Nato a Trento nel 1927, Guido Biondi è stato un protagonista indiscusso della storia italiana del Novecento. Fin dalla gioventù, durante l’occupazione nazifascista, prende parte alla fondazione del Battaglione Montanari, una formazione partigiana attiva contro le forze naziste e fasciste. Deportato nel lager di Bolzano nel 1944, ha dimostrato un coraggio e una determinazione che lo hanno contraddistinto per tutta la vita.
Dopo la Liberazione, Biondi si è dedicato con passione alla politica, mettendo a disposizione della comunità le sue esperienze e le sue competenze. Eletto in Toscana, ha ricoperto importanti incarichi istituzionali, dimostrando un profondo senso del dovere e un'attenzione particolare ai temi della sanità e del benessere sociale.
Il suo rendimento scolastico negli anni giovanili, evidenziato dal voto di 6 in comportamento rispetto ai voti più alti dei suoi compagni. Questo potrebbe suggerire un carattere ribelle o indipendente, che probabilmente lo ha avvicinato alla Resistenza.
La sua figura rappresenta un esempio luminoso di come l'impegno civile e la passione politica possano trasformare la società.
Scheda della classe seconda: i voti di Guido sono riportati nella riga evidenziata in basso e mostrano un profitto disastroso e generalizzato, nel quale si salvano solo i voti in italiano scritto e storia